Omenana
Nata nel 2014 come rivista dedicata alla fantascienza di origine perlopiù nigeriana, Omenana si è presto trasformata in una piattaforma di riferimento per gli appassionati di narrativa speculativa proveniente tanto dall’Africa quanto dalla diaspora africana. In questa raccolta, i curatori hanno selezionato sedici tra i migliori racconti apparsi sulla rivista negli ultimi anni: storie di creature mitiche, vendicatori bionici, terre desertificate, città sotterranee, improvvisi superpoteri e maledizioni, in una tensione continua e rivitalizzante tra lontananze, assenze e ritorni. A uscirne è un caleidoscopio di voci provenienti da luoghi tra loro distanti come – oltre alla stessa Nigeria – il Kenya e il Sudafrica, il Gabon e lo Zimbabwe, in un viaggio tra futuri alternativi e mondi paralleli che attraversa fantascienza e realismo magico, orrore soprannaturale e leggende urbane, mitologie antiche e afrofuturismi prossimi venturi.
Omenana è una rivista trimestrale di Lagos, Nigeria, che ospita racconti di speculative fiction provenienti dall’Africa e dalla diaspora
africana. È stata fondata nel 2014 dallo scrittore e giornalista Mazi Nwonwu e da Chinelo Onwualu, scrittrice e co-direttrice della rivista queer Anathema.
Giulia Lenti viene dalle montagne di Lecco. Ha tradotto storie di alpinismo e testi di artisti e curatori e ora si occupa soprattutto di fantascienza. Per Zona 42 ha tradotto i romanzi di Tlotlo Tsamaase.
Djarah Kan è una scrittrice, femminista e attivista culturale italo-ghanese. Cresciuta a Castel Volturno, nel 2019 ha pubblicato «Il mio nome» nell’antologia Future (Effequ) e nel 2020 la sua prima raccolta di racconti brevi Ladri di denti (People).
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È il momento dell’AFRICAFANTASTIKA
Los Angeles Review of Books
Omenana è una delle piattaforme di spicco della fantascienza africana e questa antologia è un riassunto superbo dell’incredibile lavoro svolto finora.
Ivor W. Hartmann | AfroSF
Omenana sta svolgendo un lavoro incredibile nel far emergere una nuova generazione di autrici e autori africani.
The Washington Post
- 14 x 22 cm
- 204
- IT
- 2023
- 978-88-8056-172-9