Anton Jäger

Iperpolitica

15,00

Dopo interi decenni di crollo delle ideologie, crisi dei partiti e «morte della politica», ecco che finalmente la politica è tornata. O almeno così sembra: in effetti, mai come oggi la società sembra spaccarsi in due su tutte le questioni di attualità, dai vaccini alla guerra in Ucraina, dall’Unione Europea a Gaza. Eppure, nonostante i dibattiti infuocati e il continuo clima di scontro tra opinioni contrapposte, nulla sembra cambiare. Le organizzazioni politiche sono sempre più deboli, i sindacati inesistenti, i partiti evaporati, ea votare non va ormai (quasi) più nessuno.
Dalla post-politica siamo insomma passati all’iperpolitica: un fenomeno, grandemente alimentato dai continui litigi online, in cui a dominare sono moralismo dilagante, apparenza senza sostanza e incapacità di immaginare dimensioni di lotta collettiva. In questo polemico quanto brillante saggio, Anton Jäger ci fornisce la chiave per capire un presente in cui il dibattito su qualsiasi istanza riguardante la società, la cultura o l’economia si esaurisce perlopiù in controversie ideologiche buone per le piattaforme social, senza che a tanta animosità corrisponde alcun effetto sui processi decisionali che ci governano. Col risultato di ritrovarsi nel pieno di un paradosso
in cui tutto si politicizza e niente si realizza.

Traduzione di Mattia Salvia.

Anton Jäger (1994) è uno storico belga specializzato in storia del pensiero economico, populismi e crisi della democrazia. PhD a Cambridge, post-doc a Leuven, è oggi lettore a Oxford e contributor del New York Times, del New Statesman e di New Left Review.

Ha appena compiuto trent’anni, si definisce marxista, e ha swag da vendere.
THE STANDARD

Quando la politica scompare, schiacciata dalla tecnica, resta l’iperpolitica ovvero la sua caricatura. Un rituale rumoroso e grottesco davanti al trono vuoto del sovrano. Anton Jäger fotografa con accuratezza il momento che stiamo vivendo.
RAFFAELE ALBERTO VENTURA

  • 11 x 17 cm
  • 162
  • IT
  • 2024
  • 978-88-8056-275-7