Julie Ackermann

Hyperpop

15,00

Estatico, sperimentale, zuccherino. Nato all’inizio degli anni Duemiladieci dalle manipolazioni sonore di SOPHIE e A.G. Cook, l’hyperpop irrompe nel mainstream con la brat summer di Charli XCX. Flirtando apertamente con la cultura consumistica, la mercificazione sfrenata e la messa in scena del sé, la musica hyperpop esaspera le caratteristiche del pop per portarle all’estremo, in uno slancio al contempo critico e godereccio.
Tra colori sgargianti e voci angeliche, velocità vertiginose e artificialità spinta, Julie Ackermann si addentra nella colonna sonora di un capitalismo impazzito, più intenso e violento che mai. Rifacendosi agli strumenti dell’accelerazionismo e profilando l’orizzonte di un’utopia queer nel futuro, Ackermann si interroga sull’ambiguità e sul complesso rapporto che questa estetica intrattiene con il reale. Oltre la satira, oltre la facciata sintetica, l’hyperpop sfugge al cinismo e approda a una nuova forma di sincerità: una post-ironia capace di opporsi al catastrofismo imperante e far implodere la cultura capitalista dall’interno.

Traduzione di Akoi 1.

Julie Ackermann è editrice, traduttrice e critica, si interessa alla cultura pop e ai suoi margini. Ha scritto per diversi cataloghi di arte contemporanea e riviste culturali come Mouvement, Les Inrocks, Beaux Arts Magazine, Antidote e Audimat.

Julie Ackermann esplora i modi in cui l’hyperpop smonta le norme e le strutture del capitalismo. È l’occasione per ripensare la strategia accelerazionista e aspirare a futuri più desiderabili.
POLITIKON

A ogni pagina del libro di Julie Ackermann, l’hyperpop assume sempre più spessore.
FISHEYE IMMERSIVE

Intenso e geniale.
VOGUE

  • 11 x 17 cm
  • 164
  • IT
  • 2025
  • 978-88-8056-285-6